ratelli, la tristezza secondo Dio infatti genera una conversione per la salvezza e di cui non ci si pente, mentre la tristezza del mondo provoca la morte. Vedete invece questa tristezza secondo Dio, quanta sollecitudine ha destato in voi; e perfino difesa, indignazione, timore, desiderio, zelo: perfino vendetta! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni aspetto in quell’affare. Ché se vi scrissi, non fu a motivo dell’offensore e dell’offeso, ma affinché divenisse manifesta tra voi, dinanzi a Dio, la vostra sollecitudine verso di noi. Ecco quel che ci ha consolati. Oltre questa nostra consolazione, molto di più ci siamo rallegrati per la gioia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato da tutti voi. Ché se in qualche cosa mi ero gloriato di voi con lui, non ho dovuto arrossirne, ma come abbiamo detto a voi ogni cosa secondo verità, così anche il nostro vanto con Tito si è dimostrato vero. E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti avete obbedito, e lo avete accolto con timore e trepidazione. Mi rallegro perché in tutto posso contare su di voi.