In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. [Genesi 1, 1-13]
Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, per conoscere la sapienza e la disciplina, per capire i detti profondi, per acquistare un'istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine, per dare agli inesperti l'accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione. Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio, per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi. Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione. Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire! Se ti dicono: «Vieni con noi, complottiamo per spargere sangue, insidiamo impunemente l'innocente, inghiottiamoli vivi come gli inferi, interi, come coloro che scendon nella fossa; troveremo ogni specie di beni preziosi, riempiremo di bottino le nostre case; tu getterai la sorte insieme con noi, una sola borsa avremo in comune», figlio mio, non andare per la loro strada, tieni lontano il piede dai loro sentieri! I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue. Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli. Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi. Tale è la fine di chi si dà alla rapina; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato. La Sapienza grida per le strade nelle piazze fa udire la voce. [Proverbi 1, 1-20]
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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