aro Timòteo, cerca di venire da me al più presto perché Dhimà mi ha abbandonato; ha preferito questo mondo e se n'è andato a Tessalonica. Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me. Prendi anche Marco e portalo con te, perché mi è utile per il ministero. Tìchico l'ho inviato a Efeso. Venendo, portami il mantello che ho lasciato da Carpo, a Tròadi, come pure i libri, specialmente le pergamene. Alessandro, il ramaio, mi ha arrecato molto male: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guardati da costui, poiché ha molto avversato le nostre parole. Nella mia prima difesa nessuno mi fu a fianco. Tutti mi abbandonarono: che non sia imputato loro a colpa! Il Signore però mi stette vicino e mi diede forza, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a termine e tutte le nazioni l'ascoltassero. E così fui liberato dalla bocca del leone. Il Signore mi libererà da ogni opera malvagia e mi salverà per il suo regno celeste. A lui la gloria nei secoli dei secoli. Amin. Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo. Eràsto rimase a Corinto; Tròfimo l'ho lasciato a Mileto perché infermo. Affrettati a venire prima dell'inverno. Ti salutano Èvvulo, Pudi, Lino, Claudia e i fratelli tutti. Il Signore Gesù Cristo sia col tuo spirito. La grazia sia con voi. Amìn.