ratelli, camminate come figli della luce - il frutto della luce è ogni sorta di bontà giustizia e verità - provando cosa è gradito al Signore. Non abbiate comunione con le opere infruttuose della tenebra ma anzi condannatele, perché di quel che essi fanno in segreto è vergogno persino parlare mentre tutte le cose condannate sono rese manifeste dalla luce: infatti tutto quel che si manifesta è luce. Perciò dice: Svègliati, tu che dormi, e risorgi dai morti e a te risplenderà Cristo. Guardate con attenzione come camminate, non come stolti ma come sapienti, comprando il tempo: poiché i giorni sono malvagi. Non siate dissennati, ma comprendete qual è la volontà del Signore. Non ubriacatevi del vino in cui c'è dissolutezza, ma riempitevi di Spirito, parlando a voi stessi con salmi, inni e canti spirituali, cantando e inneggiando al Signore nel vostro cuore.
ta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa. Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar - il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. Sta scritto infatti:
Rallègrati, sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito.
Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera. [Sant'Anna]