Raccontavano che il piccolo Giovanni di Tebe, il discepolo del padre Amoe, servì per dodici anni l'anziano, quando era malato. Gli stava accanto seduto sulla stuoia, ma il vecchio lo trattava con disprezzo. E, sebbene si affaticasse molto per l'anziano, questi non gli diceva mai: «Che Dio ti benedica!». Ma, mentre stava per morire, alla presenza degli anziani seduti attorno a lui, gli prese la mano e gli disse: «Dio ti benedica, Dio ti benedica, Dio ti benedica!». E lo consegnò agli anziani dicendo: «È un angelo, non un uomo»
Raccontavano che il piccolo Giovanni di Tebe, il discepolo del padre Amoe, servì per dodici anni l'anziano, quando era malato. Gli stava accanto seduto sulla stuoia, ma il vecchio lo trattava con disprezzo. E, sebbene si affaticasse molto per l'anziano, questi non gli diceva mai: «Che Dio ti benedica!». Ma, mentre stava per morire, alla presenza degli anziani seduti attorno a lui, gli prese la mano e gli disse: «Dio ti benedica, Dio ti benedica, Dio ti benedica!». E lo consegnò agli anziani dicendo: «È un angelo, non un uomo»