Chi vive seguendo la carne e comportandosi contro natura, ha perso totalmente la capacità di giudizio. Chi invece è risoluto nell'abbandonare il male e nel seguire il bene ed entra nel regno del bene aprendo le orecchie all'insegnamento, acquista un piccolo grado di capacità di giudizio, quello proprio dei principianti. Chi vive ed agisce in conformità alla sua anima e alla sua natura, cioè con sentimento giusto e capacità di giudizio, accede a un grado superiore di vita e riesce a vedere e a giudicare, per questa sua capacità, ciò che lo concerne e ciò che riguarda gli altri uomini. Chi infine conduce una vita conforme allo Spirito e al di sopra della natura, vede, giudica se stesso con maggior chiarezza avendo superato i limiti della propria passionalità, e anche quelli dello stato dei principianti e dei proficenti e avendo raggiunto, per la grazia di Gesù Cristo, la perfezione, cioè, l'illuminazione transustanziale e la più perfetta capacità di giudizio. Egli può vedere e giudicare gli altri con rettitudine e perfetta esattezza; mentre lui in se stesso, anche se esposto pienamente all'altrui vista, non può essere né visto, né giudicato nella sua realtà. L'Apostolo dice: “L'uomo spirituale giudica tutte le cose, e da nessuno può venir giudicato”
Chi vive seguendo la carne e comportandosi contro natura, ha perso totalmente la capacità di giudizio. Chi invece è risoluto nell'abbandonare il male e nel seguire il bene ed entra nel regno del bene aprendo le orecchie all'insegnamento, acquista un piccolo grado di capacità di giudizio, quello proprio dei principianti. Chi vive ed agisce in conformità alla sua anima e alla sua natura, cioè con sentimento giusto e capacità di giudizio, accede a un grado superiore di vita e riesce a vedere e a giudicare, per questa sua capacità, ciò che lo concerne e ciò che riguarda gli altri uomini. Chi infine conduce una vita conforme allo Spirito e al di sopra della natura, vede, giudica se stesso con maggior chiarezza avendo superato i limiti della propria passionalità, e anche quelli dello stato dei principianti e dei proficenti e avendo raggiunto, per la grazia di Gesù Cristo, la perfezione, cioè, l'illuminazione transustanziale e la più perfetta capacità di giudizio. Egli può vedere e giudicare gli altri con rettitudine e perfetta esattezza; mentre lui in se stesso, anche se esposto pienamente all'altrui vista, non può essere né visto, né giudicato nella sua realtà. L'Apostolo dice: “L'uomo spirituale giudica tutte le cose, e da nessuno può venir giudicato”