Sinassi in onore dell'icona della Madre di Dio dei Miaseni (presso Melitene d'Armenia); Gesù (Giosuè), figlio di Nave; 40 donne martiri ad Eraclea in Tracia, con il loro maestro, il diacono Ammoun (Ammone) e con Etala; Evodo, Callista ed Ermogene fratelli, martiri a Siracusa in Sicilia; Evanzia monaca; memoria del grande incendio di Costantinopoli (461); Melezio il Giovane, monaco al monte di Miupoli in Beozia (+ 1105).

Con il Calendario della Chiesa ortodossa di Grecia si ricorda: Anghelis neomartire (+ 1680, Costantinopoli).

Diomede martire; Giuliano martire; Filippo martire; Eutichiano martire; Esichio martire; Leonida martire; Eutichio martire; Filadelfo martire; Melanippo martire; Partagape (o Pantagape) martire; Eleazaro e Finees sacerdoti; Etala ed Ammoun martiri ad Eracle di Tracia; 3.628 martiri che soffrirono in Nicomedia.

Zenone martire; Basilissa martire a Nicomedia sotto Diocleziano; Aristione vescovo di Alessandria in Cilicia (Alessandretta), ieromartire; Caritone martire; Febe diaconessa di Cencre, discepola dell'apostolo Paolo.

Ermione, una delle figlie dell'apostolo Filippo, sepolta ad Efeso; Teotimo e Teodulo martiri; Centurione, Teodoro, Ammiano e Giuliano martiri di Candaule sotto Galerio Massimiano; Petronio, Caritina, Zarbelo, Tatuele e Bebaia, due sorelle, martiri ad Edessa sotto Traiano; 3.618 martiri di Nicomedia sotto Galerio Massimiano; Gerusalemme, con i figli Secendo, Secendino e Ceguro, martiri in Berea.

Con il Calendario della Chiesa ortodossa di Grecia si ricorda: Antimo monaco a Curucles a Cefalonia (+ 1781).

Abdeo martire in Persia; Medimno, Urbano e Teodoro, con 80 presbiteri e diaconi, martiri dell'ortodossia a Nicomedia in Bitinia sotto Valente (563-367); Pietro di Athera.

Romilo (o Romolo) martire militare a Melitene in Armenia sotto Traiano; Eudossio, Zenone, e Macario martiri militari a Melitene in Armenia sotto Diocleziano; Fausto presbitero, Bibo diacono, Dionisio lettore, Macario e Andrea, Ciriaco, Andronico, Andropelagia e Tecla, Teoctisto il Nauclero, Ciro, con 104.000 soldati martiri in Alessandria sotto Decio; dedicazione della chiesa della Madre di Dio nel Deuteron, nella casa di S. Irene.