ratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva consegnato, prese pane e rese grazie, lo spezzò e disse: Prendete, mangiate; questo è il mio corpo, che è spezzato per voi; fate questo in mia memoria. Allo stesso modo anche il calice, dopo aver cenato, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in mia memoria. Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete a questo calice, annunciate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque mangi il pane o beva il calice del Signore indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno invece esamini se stesso, e così mangi il pane e beva al calice, perché chi mangia e beve senza distinguere il corpo, mangia e beve per sé la condanna. Per questo tra voi molti sono infermi e malati e parecchi muoiono. Se ci esaminassimo, non saremmo giudicati; ma, giudicati dal Signore, siamo castigati per non essere condannati insieme al mondo.
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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