ratelli, vi parlo da uomo: nessuno dichiara nullo o muta con aggiunte un testamento ratificato, anche se è di un uomo. Ora ad Abramo e al suo seme furono fatte le promesse. Non dice: “e alle sementi”, come se si trattasse di molte, bensì - come a uno solo - e al tuo seme, che è Cristo. Voglio dire: la Legge, venuta quattrocentotrenta anni dopo, non annulla il testamento ratificato in precedenza da Dio in vista di Cristo, rendendo così inoperante la promessa. Ma se l’eredità viene dalla Legge, non viene dalla promessa; ora Dio fece grazia ad Abramo mediante una promessa. Perché allora la Legge? Fu aggiunta a motivo delle trasgressioni, fino alla venuta del seme cui era stata fatta la promessa, e venne promulgata tramite angeli per mano d’un mediatore. Ma non si dà mediatore di una sola persona; e Dio è uno solo. La Legge allora va contro le promesse di Dio? No! Se infatti fosse stata data una legge capace di dare la vita, la giustizia verrebbe davvero dalla Legge; ma la Scrittura ha chiuso ogni cosa sotto il peccato, affinché la promessa fosse data ai credenti per la fede in Cristo Gesù.
Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.
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