ratelli, il Dio che ha detto: "Rifulga la luce dalle tenebre!", rifulse nei nostri cuori per far risplendere la conoscenza della gloria divina sul volto di Gesù Cristo. Ma questo tesoro lo abbiamo in vasi di creta perché la grandezza della potenza provenga da Dio e non da noi. Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; incerti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non perduti; portando sempre e dovunque la morte di Gesù nel nostro corpo, perché anche la vita di Gesù sia manifestata nel nostro corpo. Sempre, infatti, noi che siamo vivi, veniamo consegnati alla morte a motivo di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. E così in noi opera la morte, in voi la vita. Animati tuttavia da quello spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che risuscitò il Signore Gesù risusciterà anche noi con Gesù e ci farà stare accanto a voi. Ché tutto è per voi, affinché la grazia, abbondando per mezzo di molti, moltiplichi l'azione di grazie alla gloria di Dio.
abbiate in voi lo stesso sentire che fu in Cristo Gesù il quale, essendo nella forma di Dio, non considerò come preda l'essere uguale a Dio ma svuotò se stesso prendendo forma di servo, divenuto simile agli uomini. Essendo stato trovato come uomo per il suo aspetto, abbassò se stesso essendo divenuto obbediente fino alla morte, e alla morte di croce. Per questo Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle realtà celesti, terrestri e infernali e ogni lingua riconosca che Gesù Cristo è Signore, a gloria di Dio Padre.