Per il mantenimento delle loro forze armate, gli Imperatori Romani avevano decretato che ogni anno i loro sudditi dovessero essere tassati in ogni distretto. Questo stesso decreto veniva nuovamente emesso ogni quindici anni, dal momento che i soldati Romani erano obbligati a servire per quindici anni. Al termine di ogni periodo quindicennale, veniva fatta una valutazione sui cambiamenti economici che avevano avuto luogo, e veniva così decretata una nuova tassa, che doveva essere versata nell'arco dei quindici anni. Questo decreto imperiale, che era emanato prima della stagione invernale, veniva denominato Indictio, cioè Dichiarazione, o Ordine. Questo nome fu adottato anche dagli imperatori di Costantinopoli. Altre volte, questi ultimi usarono anche il termine Epinemisis, cioè, Distribuzione (Dianome). È comunemente ritenuto che san Costantino il Grande abbia introdotto il decreto di indizione nell'A.D. 312, dopo aver visto il segno della croce in cielo, vinto Massenzio ed essere stato proclamato imperatore in Occidente. Alcuni, tuttavia (e questo sembra più probabile), attribuiscono l'istituzione dell'indizione a Cesare Augusto, tre anni prima della nascita di Cristo. Coloro che sostengono quest'ultima posizione apportano come prova la bolla papale emessa nel 781 che è datata così: Anno IV, Indictionis LIII, cioè il quarto anno della cinquantatreesima indizione. Da questo possiamo dedurre il suddetto anno (3 a.C.) moltiplicando le 52 indizioni complete per il numero di anni di ognuna (15), e aggiungendo i tre anni della cinquantatreesima indizione.
Ci sono tre tipi di Indizioni: 1) Quella che è stata introdotta in Occidente, e che si chiama Imperiale, o cesariana, o costantiniana, e che inizia il 24 settembre; 2) La cosiddetta Indizione Papale, che inizia il 1° gennaio; e 3) Quella Costantinopolitana, che è stata adottata dai patriarchi di quella città dopo la caduta dell'Impero d'Oriente nel 1453. Questa indizione è indicata nella loro firma sui loro decreti, senza la numerazione dei quindici anni.
L'indizione inizia il 1° settembre ed è celebrata nella Chiesa con cerimonia speciale. Poiché il completamento di ogni anno si svolge, per così dire, con la vendemmia e la raccolta delle colture nei magazzini, e ricomincia da ora in poi la semina nella terra per la produzione delle future colture, settembre è considerato l'inizio del nuovo anno. La Chiesa inoltre celebra la festa di questo giorno, implorando Dio per il bel tempo, le piogge stagionali, e l'abbondanza dei frutti della terra. Le Sacre Scritture (Levitico 23,24-25 e Numeri 29,1-2) altresì testimoniano che il popolo di Israele ha celebrato la festa del Soffio delle Trombe in questo giorno, offrendo inni di ringraziamento. La tradizione dice inoltre che gli Ebrei entrarono nella Terra Promessa a settembre.
Oltre a quanto già detto, in questa festa commemoriamo anche l'ingresso del nostro Salvatore nella sinagoga di Nazareth, dove gli fu dato da leggere il libro del profeta Isaia (61,1-2), e apertolo trovò il passo dove sta scritto: "Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per annunziare ai poveri la buona notizia; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, per proclamare l'anno accettevole del Signore" (Luca 4,16-30).
Va notato che fino ad oggi, la Chiesa ha sempre celebrato l'inizio del Nuovo Anno il 1° settembre. Questa era l'usanza di Costantinopoli fino alla sua caduta nel 1453 e in Russia fino al regno di Pietro I. L'1 settembre è ancora festosamente celebrato come il nuovo anno al Patriarcato di Costantinopoli; pure tra gli Ebrei il nuovo anno di solito cade nel mese di settembre, anche se calcolato in base ad un calendario mobile. Il Menaion al 1° gennaio fa memoria della Circoncisione di nostro Signore e di san Basilio il Grande, senza alcuna menzione del suo essere l'inizio di un nuovo anno.
In questo giorno gli ortodossi inoltre elevano speciali preghiere a Dio perché protegga l'ambiente, che a causa dei nostri peccati è continuamente danneggiato; supplichiamo il nostro Dio, che ama l'umanità, per il benessere della terra su cui viviamo e per l'intera creazione.
Versi
Cadiamo dinanzi a Te, o Maestro, e così gridiamo:
O Salvatore, liberaci dagli inquinamenti della terra.
Tropario – Tono 2
Creatore dell'universo, che hai stabilito i tempi e le stagioni con la tua sola autorità, benedici il ciclo dell'anno della tua grazia, o Signore, custodendo i nostri governanti e la tua nazione in pace, per l'intercessione della Madre di Dio, e salvaci.
Kontakion – Tono 4
Tu che hai creato tutte le cose nella tua infinita sapienza, e hai posto i tempi con la tua autorità, concedi vittorie al popolo cristiano. Benedici il nostro andare e venire nel corso di quest'anno, guida le nostre opere secondo la Tua divina volontà.
Tropario per la Protezione dell'Ambiente – Tono 4
Signore e Salvatore, che come Dio hai portato tutte le cose in essere da una parola, che hai stabilito leggi e infallibilmente governi con la tua gloria, per le preghiere della Madre di Dio, mantieni sicuri e indenni tutti gli elementi che contengono insieme la terra, e salva l'universo.
Tratto da "tradizione.oodegr.com/tradizione_index/commentilit/indizione.htm"