Gv 21, 15-25 (Mattutino e Liturgia); Mc 9, 17-31...

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giovanni apost

 

i 21 sm

n quel tempo, risorto dai morti, Gesù si manifestò ai suoi discepoli e dice a Simon Pietro: "Simone di Ionà, mi ami più di costoro?" Gli risponde: "Sì, Signore, tu lo sai che ti sono amico". Gli dice: "Pascola i miei agnelli". Gli dice di nuovo: "Simone di Ionà, mi ami?" Gli risponde: "Sì, Signore, tu lo sai che ti sono amico". Gli dice: "Pascola le mie pecore". Gli dice per la terza volta: "Simone di Ionà, mi sei amico?" Pietro rimase addolorato che alla terza volta gli dicesse: "mi sei amico?", e rispose: "Signore, tu sai tutto; tu conosci che ti sono amico". Gli dice Gesù: "Pascola le mie pecore. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane cingevi te stesso, e camminavi dove volevi; quando invecchierai, tenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti porterà dove tu non vuoi". Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo gli dice: "Seguimi". Pietro, voltatosi, vede che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, che nella cena si era chinato sul suo petto e aveva detto: "Signore, chi è che ti consegna?" Pietro dunque, vedutolo, dice a Gesù: "Signore, e lui, allora?" Gesù gli risponde: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi". Si diffuse perciò tra i fratelli questa parola, che quel discepolo non muore. Gesù però non gli disse che non muore ma: "Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te?" Questi è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e che ha scritto queste cose, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Ci sono anche molte altre cose compiute da Gesù, che se fossero scritte una per una, penso che neppure il mondo stesso conterrebbe i libri scritti. Amìn.

 

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marco apostolo250

 

i 10807 sm

n quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò davanti a lui e disse: "Maestro, ho portato da te mio figlio che ha uno spirito muto. Quando lo afferra, lo agita, e schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di cacciarlo, ma non hanno potuto". Egli allora risponde e dice loro: "O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Conducetelo da me". E glielo portarono. Appena vide Gesù, lo spirito lo contorse convulsamente ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: "Da quanto tempo gli accade questo?" Egli rispose: "Dall'infanzia; e molte volte lo ha buttato nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, aiutaci ed abbi compassione di noi". Gesù gli disse: "Se puoi credere! Tutto è possibile per chi crede". Subito il padre del ragazzo gridò piangendo, e disse: "Signore, credo! Aiutami nella incredulità!" Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, sgridò quello spirito impuro, dicendo: "Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e in lui non entrare più". E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il ragazzo diventò come morto, sicché molti dicevano: "E' morto". Ma Gesù, presolo per mano, lo alzò ed egli risuscitò. Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in disparte: "Perché noi non abbiamo potuto cacciarlo?" Ed egli disse loro: "Questa razza di demoni non può uscire in alcun modo, se non con la preghiera e il digiuno". Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: "Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni risusciterà".

 

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san matteo1

 

i 6 sm

n quel tempo molte folle seguivano Gesù dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Aprì bocca, e li ammaestrava dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati gli affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insultano, vi perseguitano e, mentendo, dicono ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. [San Giovanni Climaco: Mt 4, 25-5, 12]

 

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Nota di redazione sulle Letture del giornoLe Letture del giorno pubblicate seguono il Calendario giuliano ecclesiastico.

 

 

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